Il bonus per le barriere architettoniche rappresenta un incentivo fiscale per proprietari di immobili che vogliono eliminare le barriere architettoniche e rendere gli edifici accessibili a tutti.
Tra gli interventi ammissibili, vi è la sostituzione delle porte interne non a norma con porte accessibili. Conosciamo questo bonus nel dettaglio e quali sono le modalità per usufruire di questa agevolazione, in modo particolare nell’acquisto di porte interne.
Cos’è il bonus per le barriere architettoniche
Il bonus per le barriere architettoniche è un incentivo istituito per migliorare l’accessibilità e la vivibilità degli spazi abitativi, consentendo a persone con disabilità o mobilità ridotta di fruire degli ambienti in modo autonomo e sicuro.
Come funziona il bonus per le barriere architettoniche
Il bonus prevede una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche. L’importo massimo di detrazione è di 96.000 euro per unità immobiliare, e la detrazione viene suddivisa in dieci rate annuali di pari importo. È importante notare che il bonus può essere cumulato con altre agevolazioni fiscali, come l’IVA agevolata al 10%, e con il bonus per interventi di riqualificazione energetica, che offre una detrazione del 65%.
Applicazione del bonus alle porte interne
Il bonus per le barriere architettoniche può essere applicato anche all’acquisto e all’installazione di porte interne accessibili. La detrazione fiscale del 75% si applica alle spese sostenute per eliminare le barriere architettoniche rappresentate dalle porte interne non conformi ai requisiti minimi di accessibilità. Ciò include la sostituzione delle porte esistenti con porte a battente o scorrevoli che siano a norma, l’eliminazione delle soglie o la creazione di spazi di manovra sufficienti per l’accesso con la sedia a rotelle.
Chi può usufruire del bonus
Il bonus per le barriere architettoniche è rivolto ai proprietari o condomini di immobili privati esistenti, ai titolari di diritti reali, ai locatari e ai comodatari, a condizione di avere il permesso del proprietario dell’immobile. Gli enti pubblici e le associazioni di volontariato che svolgono attività di utilità sociale possono anche beneficiare di questo incentivo. Gli interventi devono essere effettuati su immobili situati in territorio italiano e devono essere eseguiti da imprese iscritte alla Camera di Commercio.
Come richiedere il bonus
Per ottenere il bonus per le barriere architettoniche, è necessario conservare le fatture e le ricevute delle spese sostenute per gli interventi effettuati. È obbligatorio presentare una comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate entro 90 giorni dall’inizio dei lavori, utilizzando il modello F24 telematico.
La comunicazione preventiva deve essere accompagnata dalla documentazione che attesta l’effettiva esecuzione dei lavori e da una dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesta il diritto di beneficiare del bonus. Le spese sostenute devono essere indicate nel modello 730 o nel modello Redditi, utilizzando il codice fiscale dell’impresa che ha effettuato gli interventi.
Esistono numerosi negozi come Gioma Srl esperti di porte in legno a Udine (qui la pagina dedicata) che possono aiutarvi con la burocrazia legata alla richiesta di questi bonus.
Requisiti delle porte interne accessibili
Le porte interne accessibili devono essere conformi ai requisiti minimi di accessibilità. Ciò include una larghezza di apertura adeguata per consentire il passaggio di una sedia a rotelle (almeno 80 cm), l’assenza di soglie o la presenza di soglie ribassate per facilitare il transito, l’uso di maniglioni o maniglie a bassa resistenza per facilitare l’apertura e la chiusura delle porte, e la possibilità di installare dispositivi di assistenza come allarmi visivi o sensori di movimento.
Requisiti analoghi sono necessari anche nel caso in cui la richiesta del bonus sia connessa all’acquisto di porte blindate.
Tipi di porte interne accessibili
Le porte interne accessibili possono essere di diversi tipi, a seconda delle esigenze e del layout dell’edificio. Le porte a battente sono comunemente utilizzate e possono essere dotate di maniglioni o maniglie lunghe che facilitano l’apertura. Le porte scorrevoli rappresentano un’alternativa pratica, in quanto non richiedono spazio aggiuntivo per l’apertura. Le porte automatiche possono essere una soluzione ideale per garantire l’accessibilità senza sforzo.
Preventivo e scelta del fornitore
Prima di procedere all’acquisto delle porte interne accessibili è consigliabile richiedere preventivi da diversi fornitori specializzati. Assicurarsi che il fornitore sia in grado di fornire porte conformi ai requisiti di accessibilità e che sia a conoscenza delle normative vigenti. È importante valutare attentamente le specifiche tecniche delle porte, la qualità dei materiali utilizzati e il servizio post-vendita offerto dal fornitore.
Certificazioni e conformità
È consigliabile verificare che le porte interne accessibili soddisfino le normative e le certificazioni di qualità pertinenti. Ad esempio, in Europa, le porte devono essere conformi alle norme EN 13329 (per le porte a battente) o alla norma EN 1527 (per le porte scorrevoli). Assicurarsi che le porte abbiano le certificazioni necessarie può garantire la conformità agli standard di accessibilità e la qualità dei prodotti.
Conclusioni
Il bonus per le barriere architettoniche rappresenta un’opportunità significativa per rendere gli edifici più accessibili a tutti. L’applicazione del bonus alle porte interne consente di eliminare le barriere architettoniche rappresentate dalle porte non conformi ai requisiti di accessibilità.
Assicurarsi di consultare le leggi e le normative fiscali più recenti e di contattare un professionista del settore per ottenere informazioni aggiornate e consulenza personalizzata. L’eliminazione delle barriere architettoniche non solo migliora l’accessibilità degli edifici, ma contribuisce anche a creare spazi più inclusivi e accoglienti per tutti.