Se avete visto un tavolo realizzato in resina epossidica certamente siete rimasti affascinati dalla sua bellezza. Probabilmente la mossa successiva sarà stata quella di cercarne qualcuno e avrete notato che il costo non è proprio economico.
A quel punto, spinti anche dai tanti tutorial presenti in rete vi sarà venuta voglia di provare a realizzarlo voi stessi. Per approfondire l’argomento vi consiglio anche il sito https://acrylgiessen.com, un portale informativo dedicato alla resin art, con tanti articoli e istruzioni su questa che è una vera e propria arte. Ovviamente per poter realizzare da soli il vostro tavolo è necessario disporre di un posto pulito dove poter lavorare e delle attrezzature idonee. Se questo è il vostro caso e avete le giuste capacità manuali vediamo come è possibile realizzarne uno voi stessi.
Resina epossidica
La resina epossidica è ottenuta grazie alla lavorazione ed alla miscelazione a freddo di diversi oligomeri. Nella formulazione sono di solito incluse resine base ed indurenti presenti in diverse percentuali. In funzione della miscela così ottenuta, il prodotto può avere forma solida, liquida o gommosa ed inoltre può raggiungere diversi livelli di resistenza. Non è raro che questa resina venga utilizzata in combinazione a vernici, gomme e porzioni di sughero. A lavorazione ultimata, questa resina assume l’aspetto di una lastra vitrea dai colori lucidi e brillanti.
Questa resina può essere applicata al legno e modellata sino ad ottenere decori e disegni. Ha la capacità di conferire agli oggetti trattati una maggiore resistenza all’azione di eventuali sostanze chimiche nonché dell’acqua. Il composto peraltro continuerà ad indurirsi per circa una settimana dopo la sua lavorazione rafforzando ulteriormente il supporto trattato. Utilizzando poco indurente la resina ottenuta non potrà dirsi resistente ai liquidi ed all’azione di agenti chimici.
Resina epossidica: pro e contro
Un mobile realizzato con la resina epossidica dà un tocco di originalità ai propri ambienti, permette di impermeabilizzare la mobilia, di proteggere il legno da possibili abrasioni o semplicemente dare libero sfogo alla creatività.
Per lavorare superfici molto estese può essere necessario servirsi di parecchi litri di resina epossidica. Per ottenere un buon lavoro è sempre necessaria una certa pazienza. L’esempio più evidente è quello della formazione di bolle sulla superficie trattata. Esse, a meno di casi rarissimi, appariranno con una certa frequenza in fase di lavorazione o subito dopo la realizzazione dell’oggetto. Sarà quindi necessario prevenire a monte il problema scegliendo dei materiali di buona qualità e procedendo alla preparazione delle superfici che andranno preventivamente riscaldate a mezzo di speciali essiccatori o semplicemente lasciandole al sole per un po’.
Realizzare un tavolo
Una volta in possesso di tutte queste informazioni preliminari, vediamo come realizzare un tavolo in resina epossidica. I suggerimenti qui contenuti possono ovviamente essere adattati e riutilizzati per dar forma anche ad altri oggetti.
La prima cosa da fare è in ogni caso quello di preparare adeguatamente la superficie su cui si intende agire. A tale scopo bisognerà pulire il legno su cui sarà applicata la resina. Asportate i trucioli e la segatura con un buon aspiratore.
Fatto ciò, se necessario, sarà bene riscaldare il supporto affinché al suo interno non ci sia traccia di umidità. Questa procedura serve a far sì che la resina penetri nei pori del materiale garantendo una resa ottimale.
A questo punto si procederà preparando la resina secondo le istruzioni fornite dalla casa produttrice che possono variare da un caso all’altro. Se lo si desidera è possibile aggiungere alla miscela anche dei coloranti, dei glitter o qualsiasi altra componente decorativa.
Si procederà quindi alla colatura del composto sul supporto in lavorazione. Tutte le superfici devono essere ben impregnate, la resina dovrà essere stesa in maniera omogenea e soprattutto si dovrà prestare una certa attenzione alle immancabili bolle. Non appena dovessero formarsi sarà necessario eliminarle mediante l’azione di un phon.
Il primo indurimento significativo si verificherà già dopo una quindicina di minuti, per poi rafforzarsi ulteriormente una volta trascorse 8 ore dal trattamento. Ce ne vorranno invece 24 per l’asciugatura vera e propria. Soltanto in questo momento sarà possibile effettuare eventuali ritocchi.
Nell’arco di una settimana infine, come già accennato, la resina sarà “matura”. Trascorso questo periodo di tempo, il tavolo, o qualsiasi altro pezzo d’arredo si sia deciso di realizzare, sarà finalmente utilizzabile.