Come sverniciare il legno

La sverniciatura è la prima cosa a cui dovete pensare se siete alle prese, per esempio, con un mobile da restaurare. Ma in cosa consiste la sverniciatura? Semplicemente nel rimuovere tutti gli strati di vernice presenti sul legno, riportando alla luce la sua superficie originale.

Potrà essere necessario ripetere il procedimento diverse volte: tutto dipende dallo stato della vernice, se è già parzialmente rovinata e facilmente rimuovibile oppure no.

Se non volete contattare un restauratore e preferite provvedere da soli, non si tratta di un’operazione eccessivamente complicata, specie se avete una buona manualità e siete dunque abituati a compiere piccoli lavoretti in casa. In caso contrario, esercitatevi partendo da oggetti di minor importanza.

In questo articolo andremo a spiegare come sverniciare il legno con il fai da te: cosa vi serve, qual è la procedura e quali sono le precauzioni da adottare.

Cosa occorre e le precauzioni

Innanzitutto è necessario che vi procuriate tutto l’occorrente per sverniciare. Nello specifico: uno sverniciatore chimico in gel (più o meno potente in base al tipo di vernice da togliere), un rotolo di nastro di carta, un recipiente, un pennello, dei guanti di gomma, una paglietta metallica grossa e una mascherina protettiva.

Prima di procedere, per operare in tutta sicurezza, indossate subito la mascherina e i guanti. Il mobile, dopo essere stato svuotato e smontato se necessario, dovrà essere posizionato in una stanza ben arieggiata. Utilizzate il nastro di carta per coprire le fessure o le parti danneggiate da riparare in seguito.

Come sverniciare il legno manualmente

Il legno può essere sverniciato in vari modi: mediante lo scioglimento (come abbiamo spiegato in questo articolo), per mezzo di una pistola ad aria calda, oppure ancora per abrasione. Quest’ultimo è sicuramente il sistema meno dispendioso, e può avvenire utilizzando la carta vetrata, il raschietto o la levigatrice, la quale è particolarmente adatta per le superfici piane. Tuttavia, siate delicati e prestate attenzione a non graffiare il legno.

Paglietta di metallo

La paglietta di metallo, comunemente composta da lana d’acciaio, è uno degli strumenti più utilizzati per la sverniciatura manuale. Disponibile in diverse grane, dalla grossa alla fine, è particolarmente adatta per rimuovere strati sottili di vernice su superfici delicate. Questo metodo richiede tempo e fatica, ma consente un controllo preciso, specialmente su legni intagliati o con venature evidenti. È importante seguire sempre le venature del legno per evitare di danneggiare la superficie. Utilizzare la paglietta di metallo su piccole superfici garantisce un risultato uniforme e accurato, mantenendo intatta la texture del legno.

Carta vetrata o abrasiva

La carta vetrata è un altro strumento fondamentale per la sverniciatura del legno. Composta da un supporto cartaceo con granuli abrasivi di varie dimensioni, è disponibile in diverse grane, dalla grossa (60) alla finissima (1000). Qualora foste indecisi su quale tipologia utilizzare, sul sito Due Emme Abrasivi, produttore e distributore di questi prodotti, è possibile richiedere la consulenza di un esperto. Per lavori manuali, si inizia solitamente con una grana grossa per rimuovere lo strato superficiale di vernice, procedendo poi con grane più fini per una finitura liscia. Utilizzare tamponi su cui applicare la carta vetrata può evitare di scorticarsi le dita e garantire una pressione uniforme. Seguire la direzione delle fibre del legno è essenziale per ottenere un risultato ottimale senza danneggiare la superficie.

Levigatrice e smerigliatrice

Le levigatrici e le smerigliatrici sono strumenti elettrici indispensabili per sverniciare grandi superfici piane come tavoli, porte e mobili. La levigatrice è ideale per lavori di precisione, mentre la smerigliatrice offre maggiore versatilità, potendo anche tagliare e affilare. Questi utensili funzionano grazie a un motore che mette in movimento una piastra o un disco su cui è montata la carta abrasiva. Per ottenere i migliori risultati, è importante calibrare la pressione applicata e utilizzare il tipo di levigatrice più adatto al lavoro specifico, come la levigatrice a delta per gli angoli e quella a nastro per evitare eccessi di abrasione.

Sverniciatore chimico

Gli sverniciatori chimici sono prodotti liquidi o gel che agiscono sciogliendo la vernice, rendendo più facile la sua rimozione. Questi prodotti possono essere meno tossici se a base d’acqua, ma richiedono più tempo per agire. Applicati con un pennello e lasciati agire per il tempo indicato, permettono di sollevare la vernice che può essere poi rimossa con una spatola. È fondamentale lavorare in ambienti ben ventilati o all’aperto per evitare l’inalazione di vapori nocivi. Gli sverniciatori moderni sono meno aggressivi e più sicuri, ma è sempre consigliabile usare dispositivi di protezione individuale durante l’uso.

Sabbiatrice

La sabbiatrice è uno strumento potente ed efficiente per la sverniciatura, soprattutto su superfici molto intagliate o dettagliate. Funziona sparando sabbia a pressione sulla superficie del legno, rimuovendo rapidamente la vernice. Questo metodo richiede l’uso di un compressore e può essere abbastanza invasivo, generando molta polvere e detriti. È essenziale proteggere occhi e vie respiratorie durante l’uso. La sabbiatrice è ideale per lavori di grande entità, dove è necessario rimuovere rapidamente e efficacemente strati spessi di vernice.

Termosoffiatore

Il termosoffiatore, simile a un grande phon, utilizza aria calda per riscaldare la vernice fino a farla sollevare e raggrinzire. Una volta distaccata, la vernice può essere facilmente rimossa con una spatola. Questo strumento è economico e versatile, utile anche per rimuovere cera o adesivi. Durante l’uso, è importante mantenere una distanza adeguata dal legno per evitare di bruciarlo e proteggere sempre le mani con guanti adeguati. Il termosoffiatore offre un’alternativa non chimica per la rimozione della vernice, ideale per chi preferisce metodi più naturali.

Rifinitura con paglietta d’acciaio

Dopo la sverniciatura, è importante rifinire il legno per prepararlo alla nuova verniciatura o trattamento. La paglietta d’acciaio a grana fine è ideale per questo scopo, levigando perfettamente la superficie del legno. Questo passaggio rimuove eventuali residui di vernice e prepara il legno per l’applicazione di una cera neutra, che nutre e protegge il legno, ravvivandone il colore. Applicare la cera con un pennello, lasciarla asciugare e poi strofinare la superficie con un panno di lana aiuta a ottenere una finitura liscia e lucida.

Fattori influenzanti la sverniciatura

Diversi fattori possono influenzare il processo di sverniciatura del legno, come la qualità e la quantità della vernice da rimuovere, le condizioni del legno e del manufatto, e la manualità dell’operatore. È importante considerare anche la scelta degli strumenti e dei prodotti utilizzati, poiché questi possono variare notevolmente in base alle esigenze specifiche del lavoro. Ad esempio, per legni intagliati o dettagliati, una sabbiatrice potrebbe essere la scelta migliore, mentre per superfici ampie e piane una levigatrice risulta più efficiente.

Metodi obsoleti

Alcuni metodi di sverniciatura, come l’uso di soda caustica, ammoniaca, acqua ossigenata e alcol, sono considerati obsoleti e sconsigliati. Questi metodi possono essere pericolosi e danneggiare il legno, soprattutto se utilizzati su mobili antichi o di pregio. Oggi esistono alternative più sicure ed efficaci, come gli sverniciatori chimici moderni e i metodi meccanici. È sempre preferibile optare per tecniche meno invasive e più rispettose della qualità del legno.

Consigli generali

Sverniciare il legno richiede pazienza e una buona dose di manualità. È importante prepararsi adeguatamente, scegliendo gli strumenti e i prodotti giusti per il tipo di lavoro da svolgere. Seguire le venature del legno, applicare la giusta pressione e proteggere sempre le mani e le vie respiratorie sono pratiche fondamentali per ottenere un risultato ottimale. La consapevolezza delle tecniche corrette e degli errori da evitare può fare la differenza tra un lavoro ben fatto e uno che compromette la qualità del legno.

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