Hai comprato un pezzo di terra edificabile con l’intento specifico di costruire la tua casa dei sogni da zero. Sicuramente si tratta di un’impresa impegnativa, però è allo stesso tempo affascinante e può arrivare a regalarti grandissime soddisfazioni.
Nel momento in cui prendi questa decisione è probabile che il tuo obiettivo sia quello di costuire da zero la casa che hai sempre desiderato. Senza dubbio è bello poter realizzare i propri sogni, però ci sono alcune cose con cui devi fare i conti prima di tutto.
Non sempre infatti è possibile e quando lo è, ci sono dei fattori che vanno tenuti in considerazione per riuscire a fare tutto in regola e non aver problemi in un secondo momento.
Costruire una casa da zero: cosa tenere in considerazione
Qui sotto trovi una serie di consigli e ragionamenti sulle cose che devi tenere in considerazione nel momento in cui inizi a costruire la tua casa da zero partendo da un pezzo di terra. E la prima cosa che devi analizzare con attenzione è proprio il terreno.
Analisi del terreno e progettazione
Assicurati che il terreno dove vuoi costruire la tua casa sia idoneo. Puoi fare da solo questo tipo di ricerca ed è completamente a costo zero. Altrimenti se hai paura di sbagliare qualcosa, puoi rivolgerti ad un’agenzia immobiliare che ti aiuti a rintracciare il terreno più adatto.
In Italia i costi di un terreno edificabile variano da regione a regione (vedi qui) e sono maggiori rispetto al resto d’Europa (). Una volta che hai il terreno devi procedere con la progettazione con cui potrai definire l’aspetto futuro della tua casa. Rivolgiti a un professionista, come per esempio un geometra, un ingegnere o un architetto.
Richiedi i permessi
Quando il progetto della casa è realizzato non puoi certo partire con la costruzione effettiva della casa. Devi anzi richiedere dei permessi per procedere con la costruzione che puoi trovare a questa pagina insieme ai costi.
Devi pagare il contributo di concessione, calcolato sul costo della costruzione secondo il D.M 9 maggio 1978 e gli oneri di urbanizzazione. Il contributo di concessione va calcolato partendo dai metri quadri della casa e dalla sua classe energetica. Gli oneri di urbanizzazione invece si calcolano sulla base dei metri cubi e il terreno dove verrà costruita la casa.
Costruire la casa
A questo punto puoi passare alla costruzione vera e propria della tua casa. Per rendere tutto più semplice puoi rivolgerti a un general contractor per rendere fluidi i vari processi. Si parte dalla realizzazione della struttura portante per passare poi alle opere murarie, il tetto, il cappotto termico, l’impianto elettrico e quello idraulico, l’impianto di riscaldamento e i vari allacci alla rete fognaria, idrica, elettrica e del gas.
Per realizzare una casa con una buona classe energetica scegli impianti che abbiano impatti ridotti sull’ambiente come per esempio i pannelli fotovoltaici, i cui costi possono essere abbattuti anche grazie ai vari bonus messi a disposizione dallo Stato e segui i consigli per diminuire la dispersione termica e risparmiare sulla bolletta.
La posa interrata per le tubazioni del gas
Sicuramente hai bisogno di potare il gas nella tua casa. Non si tratta però di una cosa semplice, perciò per la posa interrata delle tubazioni del gas hai bisogno di rivolgerti a degli specialisti autorizzati. Nonostante siano loro a questo punto a farsi carico di tutti gli aspetti della faccenda, è meglio che tu sia consapevole di alcuni aspetti.
Per esempio prima di procedere con la posa interrata verrà eseguita un’analisi del terreno in modo da evitare che si provochino danni o vengano rese instabili le tubazioni.
Altra cosa che devi sapere è che la tubazione interrata deve emergere dal terreno per unirsi al tratto che porta il fluido in casa. Tale pezzo di tubazione non deve restare esposto ai raggi solari e per questo motivo viene installato un pozzetto non completamente sigillato come protezione.
Impianto di depurazione e scarico delle acque
Trattandosi di un pezzo di terra vuota sulla quale costruire una casa hai bisogno di installare anche l’impianto depurazione e di scarico delle acque. L’impianto di depurazione ha proprio lo scopo di depurare le acque reflue, un processo che viene svolto in diverse fasi e che prevede la trasformazione delle sostanze inquinanti, dopo decomposte e infine eliminate, così da rendere le acque pronte a essere reimmesse nell’ambiente senza causare dei problemi.
Ci sono diversi sistemi di depurazione fra cui poter scegliere e si dividono in primari e secondari, da combinare fra loro. Per ottenere il risultato migliore è necessario valutare caso per caso, e considerare diversi elementi di valutazione (vedi elenco completo https://www.dorabaltea.com/campi-di-applicazione/abitazione-residenziale-fissa-eo-prevalente/).
Le acque reflue civili vanno sottoposte a un trattamento che consente di riportare i parametri nei limiti necessari, serve quindi un depuratore per le acque domestiche scaricate dai bagni, le cucine e le lavanderie. Fra le diverse tipologie ci sono le fosse Imhoff, le fosse settiche ed i degrassatori. Per le abitazioni residenziali fisse, ovvero regolarmente abitate, sono preferibili i sistemi di depurazione biologici, che sfruttano alcuni microorganismi che si trovano nello strato fangoso. Il liquame viene così mischiato con i fanghi e viene poi arricchito con l’ossigeno grazie ai sistemi di aerazione, così da accelerare l’attività di decomposizione biologica.