Fortunato Depero è stato un pittore futurista ma anche designer, scultore, pubblicitario e costumista. Egli amava creare lavori con materiali di poco pregio come i vetri, i cartoni, le carte veline e i fili di metallo.
La vita di Fortunato Depero
Nacque nel 1892 a Fondo, in provincia di Trento ed è famoso per essere tra i creatori del manifesto dell’aeropittura. All’inizio la pittura è una sua passione che affianca al lavoro di marmista. Già nel 1911 e nel 1913 espone le sue prime opere in una libreria e sempre in quegli anni compone Spezzature, un libro di poesie, completato da sue stesse illustrazioni.
Tra gli esponenti del Futurismo da lui più amati ci sono Giacomo Balla e Filippo Tommaso Marinetti, che ha la fortuna di conoscere a Roma, andando a vedere una mostra. Di lì a poco si trasferisce nella capitale e diventa allievo di Balla. E’ del 1915 il manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo”, che scrive insieme al suo maestro.
Nel 1928 Depero si trasferisce a New York, dove troverà un ambiente stimolante e innovativo, a lui particolarmente gradito. Nel 1929 insieme ad altri artisti firma il manifesto dell’Aeropittura. Torna in Italia nel 1930 ed in seguito collabora con diverse testate giornalistiche come Lo Sera, L’illustrazione Italiana e Il Secolo Illustrato.
Nel 1940 esce la sua Autobiografia e si avvicina al Fascismo per poter continuare a lavorare, ottenendo diversi incarichi dallo stato. Torna a vivere nella sua regione e negli anni Cinquanta crea il manifesto sull’Arte nucleare. Nel 1957 comincia l’allestimento a Rovereto della Galleria Museo Depero che verrà inaugurata nel 1959.
Dopo la sua morte nel settembre del 1960, per un periodo la sua figura e la sua produzione rimangono nell’ombra ma a partire dagli anni Settanta vengono ampiamente riconosciute. Stessa sorte per il movimento cui appartenne, il secondo futurismo.
Nel 2009 l’apertura al Mart di Rovereto della Casa d’Arte Futurista Depero, dove sono conservate le sue opere più significative. Scritti autografi, corrispondenza, fotografie e bozzetti sono invece conservati all’Archivio del ‘900 del Mart.
Le arti di Fortunato Depero
Pittura, scultura, musica, architettura sono tutte arti che Depero amava praticare, con ottimi risultati artistici. Inoltre portò avanti anche il lavoro di illustratore, applicandolo al settore della pubblicità.
Pittura
Uno dei suoi primi lavori pittorici di rilievo risale al 1916 ed è Movimento d’uccello. Per realizzarlo si servì dei colori primari, giallo, rosso e blu e diede vita a delle figure geometriche che, disposte come una ruota, assomigliavano ad un uccello in volo.
Il corteo della gran bambola del 1920 è un dipinto che Depero fece su commissione. Gli venne richiesto da Umberto Notari e osservandolo si pensa subito all’iconografia russa. L’ispirazione della tela riporta all’oriente ed è caratterizzata da immagini carnevalesche.
Scultura
Anche la scultura è una delle arti più amate da Fortunato Depero. E’ il caso di ricordare I martellatori, opera oggi visibile al Museo di Arte moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Questa creazione del 1923 è alta 70 cm ed è composta da otto pezzi di legno verniciato che raffigurano operai con il martello. Anche nella scultura così come nei lavori pittorici, Depero predilige le forme geometriche.
Fortunato pittore futurista e la corrente del Futurismo
La corrente del Futurismo si distingue in primo futurismo e secondo futurismo, quello di cui fece parte Depero. Al primo futurismo appartennero artisti anarchici e socialisti mentre al secondo erano più vicini artisti di destra e fascisti.
Già queste differenze appaiono enormi e si contrappongono fortemente tra loro ma non sono le uniche a caratterizzare il movimento futurista. Il primo futurismo seguiva un’impronta più tradizionale con le sculture e i quadri collocati negli spazi chiusi di musei e gallerie. Il futurismo di Depero invece era più moderno e più vicino alla gente. Si poteva infatti percepire nelle pubblicità, nell’arredamento e in generale nella vita di ogni giorno.
Merito di questa popolarità dell’arte fu in parte dovuto anche all’apertura delle Case d’Arte Futuriste, che dal 1918 aprirono in diverse città italiane. Artista prolifico e versatile, Depero negli anni si occupa anche di teatro e pubblicità, partecipando a molte mostre in giro per la penisola. Il 1925 è l’anno in cui espone a Parigi, all’Esposizione Internazionale di arti decorative e industriali moderne, con Prampolini e Balla.
La pubblicità per i futuristi
La pubblicità per i futuristi come Depero era l’espressione di un’arte moderna, di grande impatto. Egli fu uno dei maggiori esponenti di questa nuova forma artistica, diventando il cartellonista pubblicitario più famoso. Proprio riguardo a questo tema negli anni nacque Il manifesto dell’arte pubblicitaria.
A proposito di pubblicità ricordiamo che nel 1926 alla Biennale di Venezia Depero presenta Squisito al selz, lavoro che dà il via alla prolifica collaborazione con la Campari. Sarà lui ad occuparsi di molte successive campagne pubblicitarie dell’azienda.
Foto di CC BY-SA 2.0, Collegamento.