Hans Jean Arp è stato un importante artista francese, diventato famoso nell’epoca in cui a prevalere in campo artistico era l’arte moderna, tra Cubismo e Surrealismo.
Nato nel 1887 a Strasburgo, frequentò la scuola di Arti e Mestieri cittadina e subito dopo la Kunstschule di Weimar e l’Accademia Julian a Parigi.
Arp non fu soltanto un pittore ma anche un poeta e uno scultore. Nel 1904 pubblicò in Francia le prime poesie e nel 1911 Rune e scritti bizzarri, un libro intimistico. Vivendo e lavorando a Parigi si unì al movimento Blaue Reiter e nel 1913 entrò in contatto con l’avanguardia locale.
La legge del caso
La legge del caso è un movimento di pensiero condiviso da Arp e da altri esponenti della scuola dadaista. Egli prediligeva, nelle sue opere, abbandonarsi alla casualità e all’inconscio, evitando la razionalità per dare forma alla sua arte. La stessa legge del caso era condivisa anche dalle avanguardie che poi avrebbero generato le scuole degli espressionisti astratti e dei surrealisti.
Opere di Hans pittore dadaista
Hans Jean Arp amava sperimentare e dare vita a nuove realtà, concetto di base condiviso dalle arti moderne che amava. Preferiva produrre nuove forme artistiche evitando di riprodurre una realtà già nota. Per questo nei suoi lavori utilizzava pezzi e frammenti di materiali differenti tra loro, i collages e i papiers déchirés.
L’artista creava con la fantasia, lasciando molto spazio anche al caso. Ad esempio poteva far cadere dei pezzettini di carta che poi fissava così come si trovavano. Le sue opere astratte erano concepite con rifiuti policromi, chiodi sporgenti, rilievi in legno monocromo.
E’ soprattutto nella scultura che Arp dà vita a creazioni uniche con materiali diversi ed arrivò anche ad utilizzare materie plastiche dalle forme differenti. Uno dei suoi lavori più noti è il Ritratto delle ombre Tzara o Configurazione, Exposition à l’Ancienne Douanne di Strasburgo, del 1916.
Altrettanto famoso Costellazione di cinque forme bianche e due nere, Variazione III, al Guggenheim Museum di New York, del 1932. E ancora Concrétion humaine del 1935, al Museo di Arte Moderna di Parigi, in cui prevale il tema dell’erotismo.
Arrivano poi gli anni delle grandi installazioni create per gli enti pubblici: nel 1953 per la città universitaria di Caracas in Venezuela realizzò Pastore di Nuvole. Nel 1957 è la volta di un’altra grande opera per l’Unesco. Nel 1964 realizza L’idolo dei Conigli, opera che lo consacra tra i più grandi scultori.
La Biennale di Venezia nel 1954 gli assegna il premio per la scultura. Il successo a livello internazionale arrivò tra il 1958 e il 1962, con le retrospettive di New York e di Parigi. Arp fu molto apprezzato anche come scrittore e poeta, in lingua tedesca e francese. In anni recenti, nel 2006, al museo Correr di Venezia venne allestita una mostra con 140 opere di Hans Arp.
Dadaismo
Hans Jean Arp, insieme ad altri artisti, è stato tra i fondatori del Dadaismo, movimento che prese vita nel 1916 a Zurigo. Qui egli si rifugiò in quegli anni per non dover combattere nel primo conflitto mondiale e fece la conoscenza della tessitrice e pittrice Sophie Taeuber. E’ la donna che poi sposerà e con la quale realizza alcune opere.
A guerra finita Hans, pittore dadaista, si reca in Germania dove a Colonia fonda il nucleo tedesco della corrente, con il supporto di altri artisti. Per un breve periodo fu incuriosito dal Surrealismo, tanto che nel 1925 è tra gli esponenti presenti alla galleria Pierre. Fu poi la volta del movimento astrattista che Arp visse da vicino negli anni Trenta: nel 1932 fu tra le persone che diede vita ad Abstraction-Creation. Prima dello scoppio di una nuova guerra nel 1942 tornò a Zurigo e qui un anno dopo morì la moglie.
Il secondo dopoguerra fu il periodo in cui la critica gli attribuì diversi riconoscimenti, grazie alle tante mostre cui partecipò in varie parti del mondo. Pittura e scultura furono entrambe molto amate da Arp ma gli ultimi anni della sua vita preferì realizzare opere scultoree, in particolare grandi lavori per enti pubblici. Di grande rilievo anche la sua attività poetica, che gli diede ottimi riscontri. Hans Arp morì nel giugno del 1966 a Basilea.
Foto di crédit photo : Mathieu Bertola – Bibliothèque des Musées de Strasbourg, CC BY-SA 4.0, Link.